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5 strumenti che non devono mancare ad un marketing strategist

5 strumenti che non devono mancare ad un marketing strategist

By daniele

Da quando la maggior parte delle attività di vendita e sponsorizzazione si sono spostate sui nuovi canali digitali, è emerso il bisogno di avere a disposizione figure capaci di saper sfruttare ogni canale ed ogni risorsa che la rete fosse in grado di mettere a disposizione. Molte competenze racchiuse in un’unica risorsa: ecco comparire il marketing strategist, un professionista in grado di formulare strategie di marketing sapendosi muovere tra le continue evoluzioni del mondo online. Si occupa di proporre un percorso mirato di crescita digitale basando ogni mossa su un’estrema conoscenza dei canali digitali e di marketing, grandi capacità di visione e di organizzazione, che nell’insieme permettono di mettere a punto strategie che sfruttano al meglio i canali web. Una risorsa fondamentale quindi per l’era digitale in cui siamo immersi che attraverso la rete è capace di fornire maggiore visibilità ad uno specifico prodotto o al brand in generale proponendo una risposta digitale ad una richiesta di business specifica. Dalle web agency ai privati, il mercato sembra aver sempre più necessità di questa tipologia di figura professionale ora che si è venuta a creare la consapevolezza di quanto importante siano i vari canali digitali e social per poter battere la competitività in ogni settore di vendita. Ma come lavora un marketing strategist? Come riesce a capire le necessità del cliente? Di che strumenti si avvale? Essendo una figura molto flessibile e multifunzionale, sono molte le tecniche e gli strumenti di cui deve disporre un marketing strategist per poter svolgere a pieno il suo lavoro. Vediamole insieme allora, senza perderci in ulteriori chiacchiere.

Come lavora un marketing strategist

Per poter proporre una strategia in grado di aumentare il fatturato di una qualsiasi azienda, per prima cosa il marketing strategist deve sapere precisamente a quali persone doversi indirizzare. In altre parole, deve venire a conoscenza della nicchia di pubblico potenzialmente interessata ai prodotti o ai servizi che il committente dell’operazione di marketing propone. Un processo che consiste nello studio di dati ed informazioni con lo scopo di individuare la buyer persona, ossia la persona tipo che potenzialmente potrebbe necessitare dei prodotti che si vogliono offrire in rete. Attraverso i dati raccolti è in grado di individuare gli esatti canali di comunicazione per entrare in contatto con il proprio pubblico di riferimento, andando ad intercettare possibili clienti in ogni momento in cui si ritrovano online, in ogni sezione del funnel di vendita. Se in un primo momento questa operazione non si trasforma in vendite effettive, permette comunque di raccogliere lead e traffico di qualità su cui poter basare le mosse di marketing successive. Per questa finalità, lo strumento migliore a cui affidarsi rimane Google Analytics che permette di visualizzare in modo immediato e intuitivo il funzionamento del funnel, per tenere traccia di ogni step e condividere il processo con il resto del team. Una volta individuate le persone giuste e i canali di comunicazione e vendita appropriati è il momento di pensare a come poter influenzare in modo opportuno il comportamento della propria nicchia di utenti, per spingerli a passare all’azione. Una soluzione per rispondere in modo efficace e tempestivo alle esigenze degli utenti, permettendo di farli avanzare nel funnel e magari trasformarli in clienti fidelizzati. Ecco allora entrare in gioco le varie inserzioni sui social e le campagne pubblicitarie sui motori di ricerca per cercare di valorizzare al massimo i canali in preferiti dagli utenti. Anche la SEO con tutte le varie strategie di link building e con l’uso delle keywords esatte, è una competenza che il marketing strategist ha la necessità di gestire. Ahrefs è una risorsa importantissima in questo ambito visto che possiede uno dei più ampi e consolidati database di parole chiave attualmente disponibili, offre strumenti di studio e valutazione delle keywords e di ranking analysis e link building. Non solo social e motori di ricerca ma anche le mail: ottimizzare una campagna di email marketing si traduce in una fonte di guadagno assicurata che prevede un basso costo d’investimento. Headline Analyzer permette di confrontare diverse proposte di testo e valutarne la qualità per la creazione di messaggi accattivanti mentre Litmus  consente di simulare la visualizzazione delle e-mail su molteplici app e device, per testare e porre rimedio a eventuali problemi tecnici.