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DRM cos’è e quali sono gli esempi più eclatanti

DRM cos’è e quali sono gli esempi più eclatanti

By daniele

La pirateria è sempre tenuta d’occhio, per quel che riguarda Software e videogiochi, ma nulla è veramente più affascinante di quel che riguarda il concetto dei DRM. Definiti per lungo come Digital Rights Management, questi programmini sono un’inclusione nata da una più che decennale storia di svariati tentativi di tenere i pirati alla larga dal codice del videogioco, facendo in modo di non perdere denaro per via di copie non autorizzate.

Questo non va confuso con i vari mezzi che la Sony e la Microsoft hanno incluso – ad esempio – nei loro dischi per Playstation o Xbox. I DRM sono veri e propri mezzi che sono programmati all’interno del videogioco in sé, trattandosi di difese completamente digitali ed attive contro ogni tipico metodo usato per piratare un gioco. Questo include anche dei sistemi online (che controllano perpetuamente se il gioco è genuino) così come anche dei processi che buffamente possono essere anche rivelati come Malware da vari Antivirus.

Proteggere un gioco non è semplice: in certi casi, bisogna andare per eccessi. Per esempio è girata voce per molti anni che la protezione SecuROM (che controlla se un CD/DVD è genuino) danneggiasse il sistema o il lettore DVD. Questo è parzialmente vero, considerando che questa protezione metteva sotto notevole sforzo di componenti del PC.

Ma quello che molti guardano con un certo disprezzo è la Denuvo. Conosciuto per la sua inclusione in giochi distribuiti quasi esclusivamente per forma digitale (Steam, Origin) questo DRM controlla perpetuamente la memoria del gioco in momenti a caso, a volte incrociando il tutto anche online. Effettuare un controllo del genere richiede però più prestazioni del solito, a volte provocando numerosi rallentamenti. Inoltre, il gioco spesso non è nemmeno fatto per una simile logica, ritrovandosi così con problemi di stabilità. Il DRM Denuvo viene molte volte rimosso dopo qualche settimana comunque, visto che i primi 14-30 giorni sono quelli che molti business trovano cruciali per la vendita d’un videogioco.

Ovviamente, i DRM sono inclusi anche in altri sistemi. Widevine viene usato da Google per i suoi dispositivi Android, ma è anche incluso nelle Smart TV e nei Roku. PlayReady è creato dalla Microsoft ed è ovviamente incluso in Windows, per accompagnare anche altri dispositivi compatibili.

Da qui si può comprendere che il DRM è molto complesso, ma anche adottato un maniera estremamente vasta e inclusa in una forma o nell’altra in tantissimi giochi e programmi. Sono però quasi sempre criticati, in quanto non forniscono spesso una soluzione concreta alla pirateria, anche se in tutta onestà non sempre si trova una facile soluzione a questo trend.