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La nazione del VPN conta qualcosa la risposta

Centra davvero qualcosa con i VPN? Non proprio. Il punto è che se le forze dell’ordine lo richiedono, questi possono comunque effettuare una richiesta legale per quel che riguarda ciò che è successo sulla rete. L’utilizzo d’un VPN posizionato in una regione di questo genere rende semplicemente il lavoro burocratico più lungo, ma non significa che verrà automaticamente negato l’accesso: di fronte ad un crimine sufficientemente grave, anche un servizio situato ad esempio sulle isole vergini britanniche garantirà una collaborazione con la polizia, internazionale o nazionale che sia.

Quindi per farla breve: conta sì, ma conta poco. A meno che non avete intenzione di usare un VPN gratuito situato in qualche regione remota del mondo, dove vi è un basso rispetto per la privacy altrui, non dovete preoccuparvi affatto di questo dettaglio.All’alba del Web3, il modo in cui vengono trattati i dati propri è sempre d’indubbia importanza: quanti cookies vengono richiesti? In che modo vengono trattate le mie informazioni personali? E così via. Ma chi gioca un ruolo che è sempre più esteso al giorno d’oggi è il VPN, il quale promette sempre di proteggere il più possibile la navigazione dell’utente. Naturalmente, vi sono tantissimi e diversi modi per farlo, alcuni facendolo meglio, altri peggio.

Fra i fattori che riguardano la qualità della protezione, vi è sempre la considerazione di tutto ciò che riguarda la nazione dal quale il VPN fornisce il servizio. In che senso, vi chiederete? Anche se un VPN è capace di farvi navigare con l’illusione che provenite magari dalla Germania o la Svezia, il servizio in sé ha comunque una sede legale dal quale opera. Questa sede può avere in proprio possesso delle informazioni, o logs, delle vostre navigazioni. In parte tutto ciò è necessario: un VPN può essere usato per scopi maliziosi e bisogna avere le prove necessarie per combattere simili atti contro legge. La conservazione delle informazioni è comunque spesso discussa, ed anche se vi sono servizi che promettono una filosofia “No Log”, vi sono comunque dei limiti.

Per questo si ritiene che la nazione sia importante: se ad esempio un VPN è piazzato in una nazione conosciuta per collaborare apertamente con il governo o le forze dell’ordine, senza discussioni sulla privacy personale (un paio di esempio sono Russia e Cina) è chiaro che vi possono essere forti dubbi sull’autenticità della protezione propria. Non si dice invece lo stesso per i servizi VPN che addirittura vantano di essere posizionati in regioni come la Svizzera o il Panama: queste sono nazioni che naturalmente hanno un osservazione drasticamente diversa dei dati personali, a volte fino alle accuse di creare massivi paradisi fiscali.

 

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